Il mio prossimo libro - sto ultimando le ultime cose - è ambientato in un appartamento popolare ai margini di una città qualunque, dove un uomo con meno di sessant’anni, un tempo docente e militante politico, vive tra le ombre del proprio passato. Malato, abbandonato dalla compagna e distrutto dai debiti, trascorre le giornate rileggendo libri, interrogandosi sulle sue scelte e cercando un senso nei frammenti di una vita che sfugge. Con lui abita la figlia, poco più che ventenne, consumata dalla droga e costretta a prostituirsi per sopravvivere. Nella casa regna un silenzio carico di dolore e incomunicabilità. Tra letture, ricordi, riflessioni ideologiche e gesti minimi, il romanzo racconta due esistenze naufragate, che si sfiorano senza incontrarsi davvero. Lui guarda indietro, lei prova a non sprofondare. Un giorno al mare, un volto amato, una poesia scritta all’alba diventano bagliori fugaci in una notte lunga. La figlia del professore è un romanz...
Tragedia a Milano: una morte assurda, due reazioni inaccettabili Una tragedia consumatasi nel giro di pochi minuti, ma che solleva interrogativi profondi sul senso civico, sul rispetto delle istituzioni e su una crescente spirale di aggressività che coinvolge sempre più spesso le Forze dell’ordine e il personale sanitario. Il fatto è avvenuto a Milano: un giovane di 21 anni, di origine libica, è morto dopo essere caduto dal motorino su cui stava fuggendo alla vista di una pattuglia della Polizia Locale. All'arrivo della notizia della sua morte, i familiari si sono recati presso la clinica Humanitas di Rozzano e, in preda all’ira, hanno aggredito il personale medico. Secondo quanto riportato da Televideo rai, il giovane era in sella a un motorino quando, incrociando una pattuglia della Polizia Locale, ha improvvisamente cambiato direzione, destando il sospetto degli agenti. Ne è nato un inseguimento durante il quale il ragazzo ha perso il controllo del mezzo,...