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I minori? Aumentano violenze e vittime

  I minori? Aumentano violenze e vittime Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha registrato una significativa diminuzione del tasso di omicidi, con un calo del 33% e una riduzione del 6% tra il 2023 e il 2024, secondo il rapporto della Criminalpol della Polizia. Questo trend positivo è particolarmente evidente negli omicidi di stampo mafioso, diminuiti del 72%: da 53 casi nel 2015 a 15 nel 2024. Tuttavia, la Campania rappresenta un’eccezione a questa tendenza generale, registrando un aumento del 31% negli omicidi tra il 2023 e il 2024, confermandosi come la regione con il maggior numero di casi. Questo dato suggerisce la persistenza di dinamiche criminali locali che richiedono interventi mirati. Un aspetto preoccupante evidenziato dal rapporto è l’incremento degli omicidi che coinvolgono minori. La percentuale di omicidi commessi da minorenni è aumentata dal 4% all'11% tra il 2023 e il 2024, mentre la percentuale di vittime minorenni è salita dal 4% all’8% nello stesso periodo...
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Sicurezza a Milano, L'impegno dell'Amministrazione comunale per una città più sicura

In data 17 gennaio 2025 ho inviato al Sindaco di Milano la lettera che segue, e in data 7 febbraio 2025 ho ricevuto dalla Segreteria dell'assessore della giunta municipale di Milano, Marco Granelli, una lunga lettera come risposta alla mia segnalazione e che riporto in sintesi.  Ecco il testo della mia lettera: Gentile sig. sindaco Giuseppe Sala, Le scrivo con profonda preoccupazione riguardo al gravissimo episodio avvenuto recentemente a Milano. Una giovane studentessa di 19 anni e il suo compagno sono stati vittime di una brutale aggressione nei pressi di una discoteca in via Valtellina. Durante l’attacco, un gruppo di circa dieci uomini, dopo aver tentato una rapina, ha compiuto violenze sessuali sulla ragazza, un atto vile e intollerabile che ha sconvolto non solo la comunità milanese, ma l’intera società italiana.   Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo degli addetti alla sicurezza del locale e dei Carabinieri, uno degli aggressori è ...

2. Patria potestà e criminalità: aspetti giuridici

  La d ecadenza dalla r esponsabilità g enitoriale nei c ondannati per r eati g ravi: u na p rospettiva g iuridica e s ociale 1. Introduzione La responsabilità genitoriale è un diritto-dovere riconosciuto ai genitori al fine di garantire la crescita, l’educazione e la cura dei figli. Tuttavia, in presenza di determinate circostanze, il legislatore prevede la possibilità di revocare tale responsabilità nell’interesse del minore. In questo contesto, si pone il problema della conservazione della responsabilità genitoriale in capo a soggetti condannati per reati di particolare gravità, quali lo spaccio di droga, il traffico di armi e lo sfruttamento della prostituzione e anche quando qualunque pena detentiva superi i cinque anni. La questione non è solo giuridica, ma anche sociale ed etica: può un individuo che ha commesso crimini di tale portata continuare a esercitare il ruolo di genitore? Qui di seguito provo ad analizzare la legittimità, l’opportunità e le implicazioni del...

1. Patria potestà e criminalità: aspetti sociologici

  La d ecadenza dalla r esponsabilità g enitoriale nei c ondannati per g ravi r eati: u na n ecessità per la t utela dei m inori Nel dibattito sulla tutela dei minori, una questione centrale riguarda la responsabilità genitoriale di coloro che vengono condannati per reati gravi, come lo spaccio di droga, il traffico di armi e lo sfruttamento della prostituzione. È legittimo e opportuno che chi si macchia di crimini tanto gravi mantenga la patria potestà sui figli? La risposta deve tenere conto non solo della colpa individuale del reo, ma soprattutto del benessere del minore. L’ipotesi di decadenza dalla responsabilità genitoriale per chi riceve condanne superiori a cinque anni per tali reati si giustifica su basi giuridiche, sociali e psicologiche. Questa misura non è una punizione aggiuntiva per il condannato, ma un atto di protezione per i minori, che devono essere salvaguardati da ambienti disfunzionali e potenzialmente dannosi. 1. Il p rincipio del s upremus i nteresse ...

Il bullismo non riguarda solo chi lo subisce...

  L'episodio avvenuto a Vieste, nel Foggiano, in cui un ragazzino di 12 anni è stato umiliato, schiaffeggiato e deriso da un gruppo di coetanei, lascia sgomenti e impone una riflessione profonda sulla condizione morale della nostra società. I protagonisti di questa aggressione, pur essendo giovanissimi, hanno dimostrato una crudeltà che non può essere ignorata. Il fatto che l'intera scena sia stata filmata e condivisa sui social, diventando virale, aggiunge un ulteriore strato di complessità a questo triste evento, sollevando questioni non solo di violenza fisica e psicologica, ma anche di esposizione mediatica e responsabilità digitale.   Il fenomeno del bullismo di gruppo, come dimostra questo episodio, è un meccanismo sociale perverso in cui il singolo individuo, agendo all'interno di un branco, perde la propria individualità e, con essa, ogni parvenza di empatia. I ragazzi coinvolti, alcuni attivamente e altri come spettatori, sembrano aver smarrito ogni capacità di imm...

La Trasfigurazione di Gesù e la condizione dei detenuti

  La Trasfigurazione di Gesù Cristo sul monte Tabor è un episodio di grande profondità spirituale, ricco di significati teologici e simbolici. In questo evento, riportato nei Vangeli sinottici, Gesù si trasfigura davanti a tre dei suoi discepoli (Pietro, Giacomo e Giovanni), mostrando la sua gloria divina attraverso un cambiamento miracoloso del suo aspetto. La sua veste diventa candida e splendente, e accanto a Lui appaiono Mosè ed Elia, rappresentanti della Legge e dei Profeti. La voce del Padre, che si ode dal cielo, conferma la natura divina di Gesù: “Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo” (Matteo 17,5). La Trasfigurazione, dunque, è un momento in cui il divino irrompe nella realtà umana, rivelando la vera identità di Gesù e offrendo una visione della gloria futura. È un’esperienza che anticipa la risurrezione, e per i discepoli è un'anticipazione della speranza e della gioia che seguiranno la Passione e la Croce. La Trasfigurazione ci insegna che, nonostante le soffere...

L’ossimoro creativo di Carlo Silvano, recensione di Antonella Bianchi e Claudio Spina

    Si fa un gran parlare della questione carceraria pur avendo approssimative conoscenze della vita quotidiana in carcere e risultano pressoché sconosciute quelle riferite ai ragazzi minorenni. Il tema del carcere nelle menti dei più è rimosso, già l’idea spaventa ed è percepito come sofferenza unitamente al senso di vergogna. Con il metodo dell’inchiesta Carlo Silvano presenta la condizione dei giovani ospitati dall’ Istituto penale per i minorenni del Triveneto, a Treviso e, con garbo, riordina i timori. Il titolo del libro, un ossimoro composto da due parole, è ermetico: liberi - esprime il desiderio, l’aspirazione e l’altra, reclusi – la sintesi della condizione di vita. Sobrio nel linguaggio, le pagine non sono bagnate da lacrime o risentimenti; dà risalto, invece, ai vari attori: gestori, operatori, volontari, cappellano, sacerdoti, medici oltre ovviamente ai minori in stato detentivo. Non manca il rigore scientifico quando presenta drammi, speranze, dinamic...