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Visualizzazione dei post da dicembre, 2009
Oggi sul quotidiano La Tribuna di Treviso è riportata la notizia delle proteste verificatesi ieri nel carcere cittadino a causa del sovraffollamento. A pagina 15 c'è anche una mia lettera intitolata Carceri. La voglia di punizione di chi non sa più punire .

LA REALTA' DEL CARCERE E LA CERTEZZA DELLA PENA

Lungi dall’ostentare un vacuo buonismo, il libro di don Pietro Zardo intitolato “Condannati a vivere. La quotidianità dei detenuti del carcere di Treviso raccontata dal suo cappellano” (pubblicato da Ogm editore e distribuito dalla Tredieci, tel. 0422 440031), non intende svalutare l’importanza del carcere, o promuovere una mitigazione della pena, che anzi, specialmente per i delitti più gravi, deve restare severa e anzitutto “certa”, ma piuttosto vuole portare il lettore a riflettere su una realtà tanto dura alla luce di valori quali l’onestà intellettuale, la correttezza, il senso dello Stato e della solidarietà. L’ampio spazio dedicato alle riflessioni e ai commenti di persone della cosiddetta società civile ha dunque l’intento di avviare una discussione. Si possono non condividere in toto le riflessioni pubblicate nel volume, ma ènon sono state “tagliate” perché nella nostra Italia a fare censura ci pensano già tanti editori e giornalisti della carta stampata e della televisione.