Il mio prossimo libro - sto ultimando le ultime cose - è ambientato in un appartamento popolare ai margini di una città qualunque, dove un uomo con meno di sessant’anni, un tempo docente e militante politico, vive tra le ombre del proprio passato. Malato, abbandonato dalla compagna e distrutto dai debiti, trascorre le giornate rileggendo libri, interrogandosi sulle sue scelte e cercando un senso nei frammenti di una vita che sfugge. Con lui abita la figlia, poco più che ventenne, consumata dalla droga e costretta a prostituirsi per sopravvivere. Nella casa regna un silenzio carico di dolore e incomunicabilità. Tra letture, ricordi, riflessioni ideologiche e gesti minimi, il romanzo racconta due esistenze naufragate, che si sfiorano senza incontrarsi davvero. Lui guarda indietro, lei prova a non sprofondare. Un giorno al mare, un volto amato, una poesia scritta all’alba diventano bagliori fugaci in una notte lunga. La figlia del professore è un romanz...
Un blog per parlare della realtà dell'Istituto penale dei minorenni e del carcere di Treviso, e per far conoscere i volumi "Condannati a vivere. La quotidianità dei detenuti del carcere di Treviso raccontata dal suo cappellano", di don Pietro Zardo", e "Liberi reclusi. Storie di minori detenuti" di Carlo Silvano.