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Visualizzazione dei post da novembre, 2011

Villorba, incontro sul carcere di Treviso

Martedì 6 dicembre 2011, alle ore 20.45, presso la sede del circolo del Partito Democratico a FONTANE di Villorba in via Luigi Pastro 99, avrà luogo un incontro culturale sul tema " Il carcere di Treviso: albergo o luogo di pena ". Tra i relatori don Pietro ZARDO (cappellano presso la Casa circondariale di Treviso), Giovanni BORSATO (già consigliere comunale del PD a Villorba), e Carlo SILVANO (autore del volume "Liberi reclusi. Storie di minori detenuti"). Concluderà Sandra Milani (consigliere comunale). La serata è stata promossa dal Circolo di lettura " Matilde Serao " in collaborazione col Circolo del Partito Democratico . Ingresso libero. Quando ho incominciato a incontrare i detenuti, ho conosciuto persone che mi ponevano tante difficoltà e io non mi sentivo all'altezza di affrontare e gestire da interlocutore situazioni scottanti. Non si può mettere piede in carcere in maniera pietistica, ed è fondamentale essere il più vic

Guardarsi negli occhi

  Aggiungo una nuova storia tratta dal libro " Liberi reclusi. Storie di minori detenuti " (pp. 71-72) . Mi sono fidato dei miei amici: adesso sono dentro e pago anche per loro, che restano liberi perché non si sono fatti nessuno scrupolo a scaricare su di me tutte le responsabilità dei danni che abbiamo causato insieme .  Non sembra nutrire rancore per i suoi complici il giovane rumeno che ho davanti, e che ha sulle spalle già venti mesi trascorsi dietro le sbarre. Prima di venire in Italia – mi racconta Sergio (nome di fantasia) – ho sempre vissuto nel mio paese natio, in Romania. Sono stato battezzato secondo il rito ortodosso, però non sono praticante. A sedici anni sono scappato per qualche giorno con una ragazza del mio villaggio, e dopo una settimana, davanti a familiari e parenti, mi sono sposato. Un matrimonio che è durato poco: ora sono libero da ogni vincolo e non ho alcun rimpianto per una storia sentimentale che dentro non mi ha lasciato proprio nulla .

Breve storia di un tossico

Tra le storie che ho voluto raccontare nel mio libro intitolato " Liberi reclusi. Storie di minori detenuti ", c'è anche quella di Corrado (nome di fantasia): un tossico che come tanti ha sprecato soldi per rovinarsi la salute, la vita e, non ultima, per rimpinguare le tasche della malavita . Non ho mai pensato di finire in carcere: sono sedici mesi che sono qui e mi mancano ancora altri dieci mesi. Sì, ho avuto cugini e altri parenti dietro le sbarre, ma ero convinto che questa sarebbe rimasta una realtà fuori dai miei orizzonti. La prima notte trascorsa al Centro di prima accoglienza fu davvero brutta e mi sentii male anche fisicamente. I miei genitori mi mancavano moltissimo. A parlare è Corrado (nome di fantasia), un ragazzo italiano di origine rom da poco maggiorenne, che mi confida: Sono qui e a volte ripenso a quando andavo in campeggio; eravamo una decina tra maschi e femmine, si piantavano le tende sulla spiaggia, al mare, e passavamo il tempo a fumare