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Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

Don Artemio Favaro presenta il libro di Pietro Zardo

E' stato presentato a Paderno di Ponzano Veneto il libro di don Pietro Zardo intitolato " Condannati a vivere ". A parlare dell'esperienza del cappellano del carcere di Treviso è intervenuto don Artemio Favaro (parroco a Quinto di Treviso) che ha commentato numerosi passi del libro letti, nel corso dell'incontro, dai coniugi Roberto e Paola Volpato . [ i coniugi Roberto e Paola Volpato ] Le riflessioni di don Artemio sono state accolte positivamente dal pubblico presente in sala. [ nella foto a sx don Pietro Zardo e a dx don Artemio Favaro ] Il prossimo 19 febbraio, alle ore 20.30, don Artemio Favaro presenterà a Quinto di Treviso il libro di don Zardo, mentre venerdì 26 febbraio 2010, sempre alle ore 20.30, sarà nella comunità di Selvana in via Zanella a Treviso. Alla presentazione del libro è intervenuto anche il dott. Giovanni Borsato , il quale ha illustrato i dati della realtà carceraria in Italia. [ nella foto a sx don Pietro Zardo e a dx Giovanni Borsato ]

Riflessioni sul carcere

Qui di seguito propongo alcune riflessioni di Luigi Giovannini* sulla realtà della detenzione in Italia. E’ doveroso oltre che altamente educativo conoscere le tristi realtà che quasi sempre passano inosservate se non nascoste accanto alla nostra quotidianità. Mi riferisco alle carceri che, da qualche tempo assieme ad un altro argomento strettamente connesso che è quello della giustizia, richiamano l’attenzione dei media e l’interesse del pubblico. Vengono così riscoperte le tante problematiche di questo aspetto del sociale che, un poco per la scabrosità del tema, vengono quasi sempre sistematicamente messe in disparte se non ignorate. Recentemente, presso la biblioteca comunale di Povegliano, si è tenuto un incontro con la cittadinanza su tali argomenti e si è relazionato sulle realtà dell’attuale sistema carcerario con esponenti che operano in questi servizi. Il sistema carcerario sta attraversando un delicato momento storico a causa di sovraffollamento e con l’arrivo di d

Emergenza giustizia: coprire i vuoti in organico

In questi giorni diverse persone che vengono a conoscenza della realtà del carcere di Treviso, chiedono a don Pietro Zardo (cappellano della casa circondariale) cosa si può fare di fronte ad una realtà così complessa e disumana. Per don Zardo - quando si parla della realtà del carcere - la cosa più deleteria è il procedere per luoghi comuni, usando pesi e misure diversi, definendo furbo il politico nostrano corrotto, per avere poi solo parole di disprezzo per chi viene dal di fuori della nostra comunità e commette un reato. Personalmente sono convinto che per risolvere i problemi veri della carcerazione occorre la presenza e l'intervento dello Stato, che deve utilizzare i tanti penitenziari costruiti e mai entrati in funzione, assumere nuovo personale per coprire i vuoti in organico sia nella polizia penitenziaria che nella magistratura, finanziare i progetti per il recupero dei detenuti che, una volta scontata la pena, si ritrovano sbattuti fuori dal carcere. Questi ex detenuti, c

Dal consigliere comunale Sossio Vitale

Tra i presenti all'incontro svoltosi a San Liberale c'era anche il consigliere comunale avv. Sossio Vitale (Lista civica - Treviso mia) che mi ha scritto quanto segue: Il tema del carcere è importante e lo conosco abbastanza in quanto per professione frequento il carcere. Peraltro nel 1996 ho prestato servizio civile presso il carcere minorile di Treviso, trascorrendovi un anno intenso di emozioni e sentimenti che mi hanno fatto maturare la convinzione che la società cosiddetta civile non vuole sapere del carcere e delle condizioni di vita dei suoi frequentatori siano essi detenuti, parenti e guardie di polizia penitenziaria. La situazione, tuttavia, è allarmante e non credo che i rimedi proposti dal Ministro siano in grado di risolvere il problema perché non vi sono forze di polizia sufficienti per controllare, ad esempio, i detenuti agli arresti domiciliari.

Incontro a San Liberale - Treviso

[ sala della parrocchia di San Liberale - Treviso, 22 gennaio 2010 ] Venerdì 22 gennaio - ore 20.30 - con don Pietro Zardo e col dott. Giovanni Borsato ho incontrato un gruppo di persone delle parrocchie del quartiere di Santa Bona di Treviso per parlare della realtà del carcere di Treviso. [ don Paolo Zago, parroco a San Liberale - Treviso ] A presentarci è intervenuto il parroco don Paolo Zago e tra i presenti il sac. don Antonio Mensi , i consiglieri comunali Rosi Franco e Sossio Vitale (entrambi della lista Città mia - Treviso civica), e un folto gruppo di giovanissimi. Assente l'assessore Mauro Michielon (Comune di Treviso). [ nella foto Giovanni Borsato e Pietro Zardo ] Dopo una mia breve introduzione, don Pietro Zardo ha parlato delle problematiche del carcere di Treviso, mentre il dott. Giovanni Borsato ha sottolineato l'inadeguatezza del sistema carcerario e le lacune della legge Bossi-Fini. Molte le domande e gli interventi da parte del pubblico presente in sala. [ sa

Incontro a Povegliano

Maria Catalano e Pietro Zardo si sono confrontati sulla realtà della detenzione a Treviso. [ l'educatrice Maria Catalano e don Pietro Zardo ] Nella sala della biblioteca comunale di Povegliano si è svolto un incontro di sensibilizzazione sulla realtà carceraria promosso dall'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Zappalorto, con l'assessore alla cultura Roberto Durante. [ il sindaco Sergio Zappalorto e don Pietro Zardo ] Dopo una mia breve introduzione, la dott.ssa Paola Mariani (assessore alle politiche sociali) ha fatto alcune considerazioni prendendo spunto dalle pagine del libro di don Pietro Zardo intitolato "Condannati a vivere". [ l'assessore Paola Mariani e don Pietro Zardo ] E' poi intervenuto don Pietro che ha parlato della sua esperienza di cappellano, delle difficoltà oggettive che ci sono nell'accettare l'ex detenuto e di tutte le problematiche che ci sono all'interno del carcere. La dott.ssa Maria Catalano, educatrice

Il Gazzettino del 21 gennaio 2010

Da Il Gazzettino, edizione di Treviso, 21 gennaio 2010, pag. XXXVIII. L'articolo è di Sara De Vido. L’INTERVISTA. Don Zardo racconta le sofferenze dei carcerati di Santa Bona CONDANNATI A VIVERE ANCORA -------------------------------------------------------------------------------- Giovedì 21 Gennaio 2010, Da quattordici anni vive la realtà del carcere: con gli occhi e la sensibilità di un prete, vicino alle sofferenze dei carcerati e consapevole dei problemi di un luogo, “che è disumano, dove vige la regola della sopravvivenza”, e che, in certi giorni d’estate, si trasforma in “un luogo infernale a causa del sovraffollamento”. Don Pietro Zardo è entrato in un carcere nel 1996. E’ cappellano della casa circondariale di Treviso. Domani, alle 20.30, nella sala della parrocchia di San Liberale, presenterà il suo libro, “ Condannati a vivere ”, in un incontro, aperto a tutti, sul tema “ Il carcere possibile. Riflessioni sulla detenzione dei giovani, dei clandestini e degli ergastola