Le storie dei minori dell'Ipm di Treviso riportate nel volume " Liberi reclusi. Storie di minori detenuti " sono spesso infarcite di buoni propositi. Cosa pensare quando ci si trova di fronte a ragazzi detenuti per reati gravi che affermano di essersi pentiti delle loro azioni, che ora vogliono conseguire un titolo di studio così che, una volta usciti, possano trovarsi un lavoro, mettere su famiglia e nel tempo libero aiutare i poveri? Parlando con operatori e volontari dell'Ipm, ho posto spesso l'accento sulla credibilità e sincerità dei minori detenuti. A volte - come mi ha riferito un operatore - i progetti non falliscono perché ci sono dei “brutti propositi”, ma perché non c'è nessuno che sostenga il cambiamento una volta che il ragazzo è stato dimesso dall'istituto. Laddove si è riusciti, però, a costruire una rete di intervento e di supporto al minore, i progetti hanno registrato una buona possibilità di riuscita. Non voluto di proposito approfondi...
Un blog per parlare della realtà dell'Istituto penale dei minorenni e del carcere di Treviso, e per far conoscere i volumi "Condannati a vivere. La quotidianità dei detenuti del carcere di Treviso raccontata dal suo cappellano", di don Pietro Zardo", e "Liberi reclusi. Storie di minori detenuti" di Carlo Silvano.