Riguardo all'emergenza carceri propongo, per attenuare le sofferenze dei detenuti che per i prossimi mesi di luglio e agosto devono affrontare l'afa in ambienti malsani e fatiscenti, di coinvolgere i militari così da garantire alcuni servizi di vigilanza (ad esempio sulle mura), e utilizzare le guardie carcerarie, liberate da questo servizio, per sorvegliare i detenuti nei cortili per un tempo superiore alla consueta ora d'aria. Si tratterebbe solo di fare questo servizio per i mesi estivi.
Ricevo una nuova riflessione sull'intervista rilasciatami da don Pietro Zardo. A scriverla è l'avv. Maria Bortoletto, consigliere provinciale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. La Seconda guerra mondiale ha lasciato uno strascico di crimini compiuti ai danni delle popolazioni civili come mai era accaduto nel passato. E’ anche vero però che, a differenza del passato, per la prima volta nella storia, i responsabili di questi crimini sono stati processati e condannati dai Tribunali speciali creati appositamente dai vincitori a guerra finita (vedi Norimberga, Tokio, ecc.). Un tempo era la Storia e non gli uomini a giudicare i vinti e i vincitori. Fu dunque un atto di giustizia? Certamente sì, perché i crimini compiuti, per esempio dai tedeschi in Europa e dai giapponesi in Asia, meritavano una giusta punizione. Ma non si può tuttavia non sottolineare che la “giustizia” applicata da quei Tribunali speciali non fu del tutto imparziale. Erano infatti i vincito...
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