Oggi pomeriggio mi è capitato sottomano un appunto preso qualche anno fa, dopo una conversazione con don Pietro Zardo in merito alla realtà del carcere di Treviso...: "Più che atei, in carcere ho conosciuto gente che si trova dispersa, che non è interessata a cercare, che è indifferente a tutta una serie anche di altre cose da un punto di vista di umanità. C'è poi una grossa fetta che ha una percezione “magica” del trascendente, penso ad esempio alla popolazione rom. Un senso vago di un Dio che può punire, e che è uguale per tutti, ma non è sentita dentro profondamente come esperienza personale. Questo rende difficile un dialogo religioso. Pensando ai carcerati di fede islamica, poi, c'è da dire che nella tradizione musulmana non c'è la cura di chi ha sbagliato. Il reo viene tagliato fuori e reintegrato nella comunità soltanto una volta scontata la pena. Ci sono celle dove il tema religioso non viene assolutamente toccato, altre dove ci si confronta tra religioni diverse in maniera serena e pacata, e quando i musulmani si trovano la sera a pregare, i cattolici spengono la televisione in segno di rispetto, e anche viceversa".
Ricevo una nuova riflessione sull'intervista rilasciatami da don Pietro Zardo. A scriverla è l'avv. Maria Bortoletto, consigliere provinciale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. La Seconda guerra mondiale ha lasciato uno strascico di crimini compiuti ai danni delle popolazioni civili come mai era accaduto nel passato. E’ anche vero però che, a differenza del passato, per la prima volta nella storia, i responsabili di questi crimini sono stati processati e condannati dai Tribunali speciali creati appositamente dai vincitori a guerra finita (vedi Norimberga, Tokio, ecc.). Un tempo era la Storia e non gli uomini a giudicare i vinti e i vincitori. Fu dunque un atto di giustizia? Certamente sì, perché i crimini compiuti, per esempio dai tedeschi in Europa e dai giapponesi in Asia, meritavano una giusta punizione. Ma non si può tuttavia non sottolineare che la “giustizia” applicata da quei Tribunali speciali non fu del tutto imparziale. Erano infatti i vincito...
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