Treviso - Oggi sulla stampa locale si riporta la notizia di un detenuto condannato a quindici anni per aver tentato di uccidere la moglie.
Anche nel carcere di Treviso i detenuti segnati da violenza familiare grave sono presenti in maniera
considerevole e, purtroppo, sono in aumento.
Cosa spinge - bisogna chiedersi - un giovane marito, con una vita professionale
riuscita e con una solida immagine sociale a commettere un gesto del genere? Quando quest'uomo aveva un problema con la moglie trovava un amico con
cui potersi confidare? Sono interrogativi, questi, che bisogna porsi anche se è molto più semplice esprimere giudizi e condanne, per poi "buttare via la chiave".
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