Oggi su Il Gazzettino (edizione di Treviso, p. VII) è stato pubblicato un articolo intitolato "Nessun pestaggio in carcere: guardie prosciolte dai giudici". Non entro nel merito dell'articolo, però, ascoltando anche ieri, per radio, la denuncia di alcuni detenuti di un carcere toscano nei confronti di una "squadretta" di agenti che li avrebbe pestati, sono convinto che episodi del genere possono succedere solo se la Direzione del carcere non presta la dovuta attenzione a ciò che avviene all'interno della struttura. In questo post voglio solo ricordare che gli agenti hanno il dovere morale e civico di denunciare i propri colleghi che dovessero assumere comportamenti aggressivi nei confronti dei detenuti. Non è possibile che in un Paese civile qual è l'Italia, i detenuti subiscano delle violenze da parte di chi rappresenta lo Stato. Bisogna abbattere il muro di omertà che garantisce ad alcuni agenti di fare pestaggi e altre cose del genere.
Un blog per parlare della realtà dell'Istituto penale dei minorenni e del carcere di Treviso, e per far conoscere i volumi "Condannati a vivere. La quotidianità dei detenuti del carcere di Treviso raccontata dal suo cappellano", di don Pietro Zardo", e "Liberi reclusi. Storie di minori detenuti" di Carlo Silvano.