TREVISO - Quando si parla della realtà della detenzione bisogna anche saper leggere le notizie di cronaca nera che vengono diffuse dai media: il minore di turno sorpreso dalla polizia con tremila euro e una decina di bustine di droga nelle tasche certamente va arrestato, processato e rinchiuso nell'Ipm, ma la discussione non può arenarsi qui. Addebitare ogni responsabilità al minore, chiedersi quanto verrà a costare alla collettività il segregarlo in un istituto e, qualora si tratti di uno straniero, se convenga o meno rispedirlo al suo Paese di origine, condurrà forse ad eliminare uno dei tanti bubboni di quel male chiamato droga, ma il marcio resterà comunque in casa nostra, perché il suo nocciolo è un esercito di giovani e adolescenti, i quali, in seno alle nostre famiglie, non avendo dei validi punti di riferimento, cercano di colmare il vuoto facendo ricorso alla droga. Una situazione che non meraviglia se tra i genitori c'è chi fa o ha fatto uso di particolari sostanze. D...
Un blog per parlare della realtà dell'Istituto penale dei minorenni e del carcere di Treviso, e per far conoscere i volumi "Condannati a vivere. La quotidianità dei detenuti del carcere di Treviso raccontata dal suo cappellano", di don Pietro Zardo", e "Liberi reclusi. Storie di minori detenuti" di Carlo Silvano.