Liberi reclusi ci sentiamo in molti, in questa società che lascia poco spazio a noi stessi, perché abbiamo dimenticato di ascoltare il nostro Io. Se lo ascoltassimo, impareremmo che apparire vincente ad ogni costo non soddisfa la serenità interiore e sociale, raggiungibile soltanto con la consapevolezza che la diversità è il punto di forza per vivere in armonia; capiremmo che abbiamo perso di vista i reali bisogni dell’essere umano, non curandoli fin dall’infanzia e sentendoci inevitabilmente soli ed indifesi, in un mondo che cambia velocemente. Queste e molte altre riflessioni, hanno suscitato in me le pagine del libro di Carlo Silvano, che, attraverso le storie dei ragazzi-detenuti e le testimonianze degli specialisti che operano per loro, mi hanno fatto ripercorrere il viaggio dei miei ultimi 25 anni. Durante questo periodo ho raccolto le storie di ragazzi stranieri e italiani, cresciuti in fretta e male, col peso sulle spalle di una pubertà che non è stata affatto facile, d...
Un blog per parlare della realtà dell'Istituto penale dei minorenni e del carcere di Treviso, e per far conoscere i volumi "Condannati a vivere. La quotidianità dei detenuti del carcere di Treviso raccontata dal suo cappellano", di don Pietro Zardo", e "Liberi reclusi. Storie di minori detenuti" di Carlo Silvano.